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Nella cura della carie, i materiali compositi odontoiatrici vengono utilizzati per la ricostruzione delle lesioni cariose. L’adesione dei materiali compositi è fondamentale per garantire una corretta tenuta e durata del restauro. Esistono diverse tecniche di adesione utilizzate in odontoiatria, tra cui:

Preparazione del substrato: La superficie del dente viene preparata mediante l’eliminazione della carie e la creazione di una superficie adatta per l’adesione. Questo può includere la rimozione del tessuto cariato e la creazione di una superficie ruvida mediante l’uso di strumenti rotanti odontoiatrici.

I materiali compositi odontoiatrici sono comunemente utilizzati per la cura delle carie dentali. L’adesione efficace di questi materiali alla struttura del dente è fondamentale per garantire un’ottima tenuta e prevenire la ricomparsa della carie. Esistono diverse tecniche di adesione utilizzate in odontoiatria, che possono variare leggermente a seconda del tipo di materiale composito e del sistema adesivo utilizzato. Di seguito sono illustrate le fasi generali del processo di adesione per la cura delle carie utilizzando i materiali compositi.

Preparazione del dente: La carie viene rimossa attraverso l’asportazione del tessuto dentale danneggiato utilizzando strumenti odontoiatrici come trapani o laser. La superficie del dente viene quindi preparata attraverso l’incisione di solchi o l’ablazione per creare una superficie adatta all’adesione.

Isolamento del campo operatorio: Per ottenere una corretta adesione, è necessario mantenere il campo operativo asciutto e isolato dalla saliva e dall’umidità. Un paratia in gomma (gomma dam) o un sistema di aspirazione ad alta potenza possono essere utilizzati per isolare il dente dal resto della cavità orale.

Acidificazione del dente: Una soluzione acida (ad esempio acido fosforico al 35%) viene applicata sulla superficie del dente per un breve periodo di tempo (solitamente da 15 a 30 secondi). L’acido crea microscopiche porosità nella superficie del dente, nota come eterogeneità superficiale, che aumenta l’area di contatto per l’adesione del materiale composito.

Applicazione del sistema adesivo: Dopo l’acidificazione, viene applicato uno strato sottile di agente adesivo sulla superficie del dente. Questo agente adesivo aiuta a formare un legame chimico tra il materiale composito e il tessuto dentale. Esistono diversi tipi di sistemi adesivi, tra cui i sistemi a due passaggi (primer e bonding) e i sistemi a un passaggio (self-etching adhesives). L’adesivo viene distribuito uniformemente sulla superficie del dente e quindi polimerizzato utilizzando una lampada a luce blu o a LED.

Stratificazione e polimerizzazione del materiale composito: Dopo l’applicazione dell’adesivo, il materiale composito viene stratificato sul dente. Il materiale composito viene modellato per ripristinare la forma e la funzione del dente naturale. Ogni strato di materiale composito viene polimerizzato utilizzando una lampada a luce blu o a LED. Questo processo di polimerizzazione solidifica il materiale composito e lo lega saldamente al dente.

Rifinitura e lucidatura: Una volta che il materiale composito è stato completamente polimerizzato, vengono eseguite le fasi di rifinitura e lucidatura. Strumenti odontoiatrici vengono utilizzati per rimuovere l’eccesso di materiale composito e per sagomare e lucidare la superficie ripristinata, garantendo un aspetto naturale e una corretta occlusione con i denti adiacenti.

È importante sottolineare che le tecniche di adesione e i materiali utilizzati possono variare tra i diversi studi odontoiatrici e in base alla situazione clinica specifica. La consulenza di un professionista odontoiatrico è fondamentale per garantire l’applicazione corretta e personalizzata delle tecniche di adesione dei materiali compositi nella cura delle carie.

ADESIVI

Gli adesivi odontoiatrici sono materiali utilizzati per creare un legame chimico tra i materiali restaurativi odontoiatrici (come i compositi) e i tessuti dentali, come lo smalto e la dentina. Questi adesivi sono fondamentali per garantire una forte adesione e una tenuta duratura delle restaurazioni dentali, riducendo il rischio di infiltrazioni, fratture o distacchi.

Esistono diversi tipi di adesivi odontoiatrici, ma in generale possono essere classificati in due categorie principali: adesivi a condizionamento acido e adesivi auto-condizionanti (self-etching adhesives). Vediamo le caratteristiche di entrambe le categorie:

Adesivi a condizionamento acido: Questi adesivi richiedono una fase di condizionamento acido separata, in cui un acido (solitamente acido fosforico al 35%) viene applicato sulla superficie del dente per creare microscopiche porosità che aumentano l’adesione. Successivamente, l’adesivo viene applicato per formare un legame chimico con il tessuto dentale. Questi adesivi offrono un’eccellente adesione alla dentina, ma possono essere meno efficaci per l’adesione allo smalto.

Adesivi auto-condizionanti (Self-etching adhesives): Questi adesivi contengono un acido e un agente adesivo nella stessa soluzione. L’acido e l’adesivo vengono applicati contemporaneamente sulla superficie del dente e agiscono insieme per condizionare e aderire al tessuto dentale. Questi adesivi semplificano il processo di adesione eliminando la necessità di una fase di condizionamento acido separata. Tuttavia, possono essere meno efficaci per l’adesione alla dentina profonda rispetto agli adesivi a condizionamento acido.

Dal punto di vista chimico, gli adesivi odontoiatrici possono contenere diversi componenti, tra cui:

Monomeri: Sono i componenti principali degli adesivi. I monomeri come il Bis-GMA (bisfenolo A glicidil metacrilato) e l’UDMA (uretano dimetacrilato) reagiscono chimicamente per formare una rete polimerica che si lega sia al tessuto dentale che al materiale restaurativo.

Agenti fotoiniziatori: Sono responsabili dell’avvio della polimerizzazione del materiale adesivo. I fotoiniziatori reagiscono alla luce blu o a LED emessa da una lampada speciale e iniziano la reazione di polimerizzazione.

Modificatori di viscosità: Sono utilizzati per regolare la viscosità dell’adesivo, facilitando l’applicazione e la distribuzione uniforme.

Inibitori di collasso: Vengono aggiunti per prevenire il collasso delle microscopiche porosità create dall’acido durante il condizionamento.

Filler: Alcuni adesivi possono contenere riempitivi inorganici per migliorare le proprietà meccaniche dell’adesivo e fornire un’interfaccia più stabile tra il tessuto dentale e il materiale restaurativo.

La scelta dell’adesivo odontoiatrico dipende da vari fattori, tra cui il tipo di tessuto dentale coinvolto, il materiale restaurativo utilizzato e le preferenze del professionista odontoiatrico. Un’adeguata selezione e applicazione dell’adesivo sono fondamentali per garantire una buona adesione e il successo a lungo termine delle restaurazioni dentali.

Dr. Eugenio Ferrari Gino

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